La tradizione della liuteria

E’ difficile ripercorrere a livello cronologico la completa storia della liuteria in quanto partita dall’Italia si è poi diffusa in tutto il mondo. Cercherò quindi di dare dei brevi cenni storici sulla sua nascita e sulla sua espansione.

Il nome Liuteria deriva da uno strumento di nome Liuto utilizzato nell’epoca Barocca ed è un’arte rimasta quasi invariata nei secoli che prevede la costruzione o il restauro di strumenti a corda ad arco e a pizzico.

Originariamente il liutaio era solito lavorare nella propria bottega artigiana, aiutato da apprendisti che imparavano il mestiere dal mastro liutaio.

Il Rinascimento in Italia segnò anche un epoca di gran fermento nella liutaria.
Brescia fu una delle prime città, famosa per le sue numerose botteghe liutarie, seguita poi da Cremona che ospitò botteghe rinomate come quella di Antonio Stradivari. La liuteria definita così moderna, partita da Brescia e Cremona, si è diffusa in tutto il resto d’Europa con scuole nazionali.

Ai giorni nostri molte famose case costruttrici di violini hanno industrializzato la costruzione di questi meravigliosi strumenti creandoli tramite una catena di montaggio: il risultato è sicuramente una riduzione dei costi di produzione e quindi anche di vendita, ma anche un abbassamento della qualità degli strumenti.

La qualità sonora, le finiture e anche la durata dello strumento sono tutt’oggi preservate dalle botteghe artigiane, la cui creazione a mano permette di avere personalizzazioni impossibili da realizzare invece nelle catene di montaggio.

La liuteria è ancora oggi parte integrante del tessuto economico di molte città italiane.

La tradizione della liuteriaViolino antico StradivariViolino Antico, modello Amati Violino antico modello Amati, back